venerdì 13 novembre 2009

10 DOMANDE AL SINDACO DE LUCA

DAI CLIENTI DEL BAR DEL BORGO, 10 DOMANDE AL SINDACO DI CASOLI. RESTIAMO IN ATTESA DI 10 RISPOSTE . GRAZIE.

LE DOMANDE SI POSSONO LEGGERE A QUESTO LINK:
www.arteinfieri.splinder.com

mercoledì 20 giugno 2007

CASOLI IN PACE


I MITICI INFIORATORI DEL BORGO


PER L'OTTIMA RIUSCITA DELL'INFIORATA NEL BORGO MEDIEVALE DI CASOLI E' DOVEROSO DA PARTE NOSTRA RINGRAZIARE
FUTUR GROUP INGROSSO FIORI
CHE GENTILMENTE CI HA FORNITO UNA VARIETA' DI FIORI VERAMENTE MERAVIGLIOSI. GRAZIE!
FUTUR GROUP INGROSSO FIORI e ARTICOLI per FIORISTI
Piazzano di Atessa (Ch) Tel 0872 888029

INFIORATA DEL BORGO


martedì 20 febbraio 2007

dal quotidiano "il Centro" del 18-02-2007


LA SCOMMESSA DEL GRAN CAFFE' del BORGO di CASOLI

Dopo 25 anni ha riaperto lo storico locale nel centro storico.
Qui si intratteneva D'Annunzio per gustare le "totere" e arrivò la televisione.
Brindisi e tanto amarcord per la riapertura del "Gran Caffè" di piazza del Popolo, il più antico bar del paese, a distanza di 25 anni dalla chiusura.

L'inaugurazione e stata infatti come sfogliare l'album dei ricordi della vecchia Casoli, che proprio in quel locale aveva il suo ritrovo. La festa si è trasformata in un grande evento collettivo, sia per l'importanza che il bar, chiamato adesso "Gran Caffè del Borgo", ha avuto nel passato nella vita della comunità locale, sia per il ruolo che intende avere in futuro, attraverso un programma di iniziative che contribuiscono a rivitalizzare il centro storico.
Ci sono voluti la tenacia e il coraggio di un giovane casolano, Ermanno Comegna, 23 anni, per riportare agli antichi fasti l'unico bar del borgo antico. «Credo fermamente in questo investimento. Potevo avviare un'attività in un'altra parte del paese, ma io mi sono innamorato di questo Caffè appena l'ho visto e non ho avuto dubbi sulla mia scelta - dice - Riaprire questo storico locale è perciò una scommessa, ma anche un motivo d'orgoglio, perché significa far rivivere la memoria della vecchia Casoli», continua il giovane.

Memoria che rivive anche nelle antiche porte e vetrine, nelle vecchie bottiglie e nelle mura di pietra. Il Gran Caffè fu fondato agli inizi del 1900. La prima licenza ufficiale risale però al 1927 ed era intestata a Giuseppe De Cinque, che nel 1947 la passò poi al figlio Camillo, al quale subentrò la moglie, Filomena Gasbarro, l'ultima titolare fino al 1982. Nello storico locale sono passate intere generazioni di casolani, che si ritrovavano in piazza del Popolo, cuore pulsante della vita del paese nel secolo scorso.
Qui si intratteneva anche Gabriele D'annunzio, nei suoi soggiorni al Castello dell'amico Pasquale Masciantonio, che chiamava Pascal. Dicono che il Vate amasse gustare le "totere", il tipico dolce casolano fatto di pastafrolla e crema.
Ma nel Caffè della "Piazza a mont", cioè della parte alta di Casoli, la gente visse anche l'emozione della prima televisione. E l'amarcord scorre lungo il Novecento con i tanti pensionati che qui si fermavano all'uscita dalle poste centrali e con le studentesse della Ragioneria, con le prime minigonne, che passavano all'uscita dalla scuola.
(Alberto Savelli)

giovedì 15 febbraio 2007

AUGURI E BUONA SALUTE A TUTTI














su www.casoli.org potete trovare altre foto dell'inaugurazione e una bellissima galleria immagini con vecchie foto di Piazza del Popolo e di C.so Vittorio Emanuele

dal quotidiano "Il Tempo" del 14-02-2007

UN POMERIGGIO DI SOLE E DI BUON AUGURIO

Casoli, riapre il Gran Caffè Dopo tanti anni (quasi 25), Il bar del Centro Storico "Barattucce" riapre oggi con il nome "Gran Caffè del Borgo".
La festa di inaugurazione "San Valentino d'amore acceso a la Piazz a Mont" è dalle ore 18 in poi. Se potesse raccontare la sua storia, il locale direbbe: «Da dietro il bancone Bar ho visto passare intere generazioni del nostro paese; lo stupore di adulti e bambini davanti al primo televisore in b&n; pensionati sorridere quando uscivano dalle Poste e le studentesse della Ragioneria con le prime minigonne. Dal passato ho ereditato i ricordi del '900, l'innocenza e l'inconsapevole presunzione della gioventù. Oggi dopo tanti anni di buio, un amico ha riaperto di nuovo le mie serrande sulla piazz a mont. So che mi posso fidare e che avrà cura dei miei ricordi, perché sono ricordi affettuosi di un passato che appartiene a tanti: a quelli che sono andati via, a quelli che sono rimasti e specialmente a quelli che in futuro arriveranno». A. Masc.